"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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martedì 25 aprile 2017

Quel 25 aprile di 72 anni fa in Val del Lago, tra attese e speranze

25 aprile, giorno di festa. Per tanti, una occasione per pensare al senso della ricorrenza, ai valori della Liberazione. Qualcuno, indispettito dal tempo non favorevole, andrà alla ricerca dei negozi rimasti aperti, in aperta contestazione alla normativa regionale...
I più giovani potranno forse riflettere sull'apparente  contrasto di manifesti appesi, magari  a fianco, da un lato a indicare il 25 aprile come "Giornata della Liberazione" e quindi di fine della guerra, dall'altro a fissare il successivo 2 maggio come giorno di mesto ricordo delle vittime della guerra ad Avasinis.

Se può essere utile, allora...

Il primo elemento da sottolineare è che, mentre nel resto d'Italia aveva luogo l'insurrezione partigiana, in Friuli il 25 aprile 1945 fu una giornata sostanzialmente come le tante altre che l'avevano preceduta, tra il peso dell'occupazione tedesca e cosacca e le timide, iniziali fasi della riorganizzazione partigiana:
"In Friuli e nella Venezia Giulia il 25 aprile fu una lunga giornata d’attesa. Mentre a Milano, con gli americani alle porte e Mussolini e gli ultimi fedelissimi in fuga verso Como, scattava per le forze della Resistenza l’ordine di insurrezione generale, in questa estrema parte d’Italia i tedeschi erano ancora ben saldi e decisi a resistere per coprirsi le vie della ritirata verso nord. (…) Gli ultimi di aprile furono giorni difficili per la Resistenza friulana. I contatti tra le formazioni per preparare l’azione conclusiva si erano intensificati fin dall’inizio del mese. Ma i contrasti tra i partigiani della Garibaldi, comunisti e alleati di Tito, e quelli della Osoppo, di area cattolico-liberale e contrari a collaborare con gli slavi, si erano acuiti dopo l’eccidio di Porzùs (7 febbraio) e del Bosco Romagno dove 19 osovani furono uccisi dai Gap di Giacca. E soltanto in extremis fu possibile formare un comando unico solo di facciata. Un duro colpo per la Resistenza era stata, inoltre, la feroce rappresaglia del 9 aprile quando i nazisti fucilarono in via Spalato 29 partigiani, tra i quali il valoroso comandante garibaldino Mario Modotti (Tribuno).I tedeschi avevano concentrato a Udine tutti i comandi: il presidio occupava la zona di piazzale Osoppo, trincerata e difesa da cannoncini anticarro e mitragliatrici pesanti, mentre in Giardin grande gli uffici del comando a palazzo Cantore erano protetti dai cavalli di frisia, come pure la palazzina della polizia segreta nella vicina via Cairoli. Un carro armato sbarrava l’imbocco di via Manin. MARIO BLASONI, Il 25 aprile 1945 nella nostra regione fu ancora di attesa, "Messaggero Veneto", 25 aprile 2003)  
 
Nei paesi della Valle del Lago perdurava da sette mesi l'occupazione cosacca, che aveva determinato l'insediamento e la coabitazione forzata ad Avasinis e Peonis (e in tutto il Comune di Cavazzo) e imposto lo sfollamento delle famiglie di Bordano, Interneppo, Braulins, Trasaghis ed Alesso. E proprio su Alesso (che ospitava il maggior numero di cosacchi, pare oltre settemila) stava per scattare un'azione da parte dell'aviazione Alleata. Nei giorni successivi, le convulse giornate delle azioni partigiane, del ritiro tedesco, del dramma di Avasinis... 
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E voi, con quale spirito affrontate il 25 aprile? Raccontatelo al Blog!

1 commento:

  1. Alcuni dei commenti arrivati a proposito del 25 aprile sulla pagina FB del Blog:

    Angela T. Queste sono le domande che bisogna fare,prima a noi stessi,poi agli studenti...informare, ricordare, riempire di significato e valore giornate storiche o micro storiche, poi si può fare un salto al centro commerciale, se c'e' l'urgenza del vivere moderno, così dicono!

    Emi P. Purtroppo da queste parti è una data simbolica..perché ancora doveva succedere la strage di Avasinis, del Bivio Taboga a Gemona..Mons.Lucardi a Venzone..Ufficialmente per l'Italia il 25 aprile è la fine della seconda guerra mondiale ma non per l'alto Friuli e la Carnia

    Angela T. Per noi friulani il 25 aprile serve proprio a questo,a ricordare che non fu una liberazione,a ricordare e raccontare quello che di orribile doveva ancora venire...anche il centro commerciale dopo acquista un altro valore!

    Linda P. Beh, che non fu una liberazione non è corretto. Noi ci siamo arrivati dopo per i motivi suddetti.

    Angela T. il problema sta proprio nel dopo....dopo orrori sconvolgenti!

    Milena S. Anche Interneppo era invasa dai cosacchi. ... mi racconta mia mamma che per fare fuoco x scaldarsi nella sua abitazione avevano tolto i pavimenti di legno gli infissi persino avevano tappato i buchi delle serrature. . etc....ritornati dallo sfollamento ritrovata la casa tutta distrutta

    Novella S. Anche mia mamma raccontava che a Cesclans dov'erano sfollati dormivano in 12 in una stanza e mio fratello Corrado ,che aveva pochi mesi ,venne svezzato con il brodo della minestra di fagioli (unico alimento) perché la mamma, mangiando poco , non aveva latte mentre la nostra casa era stata occupata dai cosacchi... avevano dovuto lasciare tutto...

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